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Tiramisù, babà, sfogliatelle, pastiere, capresi, cannoli, panettoni, millefoglie, cassate are just some of the many Italian pastries famous all over the world. And who hasn’t heard of meringhe, cantucci, amaretti, torroni and confetti from either having tasted them or seen them on a supermarket shelf? You need only step foot into a bakery or a café in any part of the country in order to faint at the mere sight, and especially smell, of such rich and varied goodness as the history of a country fragmented into many regions, which are different according to the characteristics of the land and the influences that were borne through foreign domination.
Cakes which are soft, dry, crisp with a taste of liqueur, creamy, with chocolate, lemon or fruit, coated with sugar, honey, glazes, jellies, cream or cocoa. There is a favourite flavour for every palate. It’s difficult to find the same flavors elsewhere. Moreover, baking is a real science, and if in other types of recipes the doses are variable and some products interchangeable or replaceable, in preparing cakes, it is important to know how each ingredient combines and reacts with one another.
Therefore it is essential to respect measures, order and the baking process, but it is especially important to source the raw material. Whether it’s chocolate from Modica, almonds from Avola, ricotta from Agerola, Pistoccus (ladyfingers from Sardinia), limoncello from Sorrento or Amaretto from Saronno, to get the right result, you must follow and respect the original recipe. All this makes it very difficult to reproduce the flavors and the right consistency of desserts as we know them. If in many restaurants around the world you can find tiramisu and in many bakeries an unworthy copy of some our goodies, here in Berlin you can find much more!
A heavenly place, delicious for the eye and the mouth
In the Kreuzberg area, at Graefestraße 11, you’ll find Latodolce. There you can enjoy delicious pastries, excellent cakes, small scented pastiere, soft and fragrant little babà and cannoli, very tasty jam tarts, castagnacci and different types of biscuits that come from the authentic flavor of traditional Italian baking. There are some cake-stands displayed in the window with different treats that change all the time and on the side are large jars filled with biscuits, cantucci, baci di dama, canestrelli, confetti and violet or aniseed sweets. Suspended in midair, to complete the sophisticated, elegant and balanced design of the small confectioners, there are three transparent shelves with teapots and cups of traditional Bunzlau ceramic (typical products from Bolesławiec, the Polish city of Lower Silesia), from the Athena Panni’s collection.
The main feature of this heavenly place, which is delicious for both the eye and the mouth, is the fact that this patisserie is a visual laboratory. Passers-by can stop and watch the preparation of cakes, cookies and pastries from the first to the last operation.
And here in a giant aluminum bowl, Natalia Giordano, talented pastry chef and owner of Latodolce, breaks dozens and dozens of eggs while her collaborator places cookies on a tray, ready to be baked.
A beautiful place you feel less distant from home
Natalia, who was already skilled in preparing elaborate desserts from the Italian cuisine, successfully completed a course at the Espai Sucre in Barcelona in 2009 in order to acquire the tools to break with tradition and reinterpret it in a more original and innovative way. Her creations, in fact, are notable for their presentation, size and the form, for their flavors and variety of products on offer. In Berlin, Natalia did not want to open yet another bar, but instead wanted to import the concept of baking as it is understood in Italy. Rather than a place to drink tea or coffee with a slice of cake, she proposed the idea of a place to buy sweets to be consumed at home. The result is surprising. Her patisserie lab is one of those beautiful places that put you a good mood, a place where it is impossible not to stop to taste the latest baked delicacy or to gaze through the window to watch the hard work going on inside, the ingredients arranged on the table and kneading machines, a place where you meet people with a smile, where you feel less distant from home and where the scents stimulate the memory or the imagination.
Italian Version
Tiramisù, babà, sfogliatelle, pastiere, capresi, cannoli, panettoni, millefoglie, cassate sono soltanto alcuni dei tantissimi dolci italiani famosi in tutto il mondo.
E chi non conosce meringhe, cantucci, amaretti, torroni e confetti per averli assaggiati o visti sullo scaffale di qualche supermercato? È sufficiente entrare in una qualsiasi pasticceria o caffè lungo lo stivale per svenire alla vista, e soprattutto all’odore, di tanta bontà ricca e variegata come la storia di un paese frammentato in tante regioni, diverse per le caratteristiche del territorio e per le influenze subite dalle dominazioni straniere. Dolci morbidi, secchi, croccanti, al liquore, alla crema, al cioccolato, al limone o alla frutta, ricoperti di zucchero, miele, glasse, gelatine, panna o cacao. A ogni palato il gusto preferito. Difficile ritrovare gli stessi sapori altrove.
Del resto la pasticceria è una vera e propria scienza, e se in altri tipi di ricette le dosi sono variabili e alcuni prodotti intercambiabili o sostituibili, nei dolci ogni ingrediente è importante per come si combina e come reagisce insieme ad altri ingredienti.
Dunque è fondamentale rispettare proporzioni, ordine e procedimento di lavorazione, ma soprattutto reperire la materia prima. Che si tratti del cioccolato di Modica, della mandorla d’Avola, della ricotta d’Agerola, dei Pistoccus (savoiardi sardi), del limoncello di Sorrento o dell’Amaretto di Saronno, per ottenere il giusto risultato è necessario attenersi e rispettare la ricetta originale. Tutto ciò rende molto difficile riprodurre i sapori e la giusta consistenza dei dolci così come li conosciamo. Se nei ristoranti di tutto il mondo è possibile trovare il tiramisù e in molte pasticcerie l’indegna copia di qualche bontà nostrana, qui a Berlino è possibile trovare molto di più!
Uno luogo delizioso tanto per gli occhi che per la gola
Nel quartiere di Kreuzberg, al numero 11 della Graefestraße, c’è il Latodolce. Lì si possono gustare deliziosi pasticcini, ottime tortine, piccole pastiere profumate, soffici babà e fragranti cannoli mignon, saporitissime crostatine alla marmellata, castagnacci e diversi tipi di biscotti dall’autentico sapore della tradizione italiana. In vetrina sono esposte alcune alzatine con dolcetti ogni volta diversi e ai lati grandi barattoli di vetro con biscotti, cantucci, baci di dama, canestrelli, confetti e caramelline alla violetta o all’anice. Sospesi a mezz’aria, a completare il sofisticato, elegante ed equilibrato design della piccola pasticceria, tre mensole trasparenti con su esposte teiere e bicchieri della tradizionale ceramica Bunzlau (tipica manifattura di Bolesławiec, città polacca della Bassa Slesia), della collezione di Athena Panni. La caratteristica principale di questo luogo delizioso tanto per gli occhi che per la gola, è che la pasticceria è un laboratorio a vista. I passanti possono fermarsi a osservare la preparazione di torte, biscotti e pasticcini dalla prima all’ultima operazione. Ed ecco che in una gigantesca bowl di alluminio, Natalia Giordano, bravissima pasticcera oltre che proprietaria del Latodolce, rompe dozzine e dozzine di uova mentre una sua collaboratrice dispone su una lacca i biscotti da infornare.
Uno di quei posti belli che mettono di buon umore
Natalia, già abile nella preparazione di elaborati dolci tipici della cucina italiana, nel 2009 ha seguito con successo un corso presso la Espai Sucre a Barcellona al fine di acquisire gli strumenti per rompere con la tradizione e reinterpretarla in modo più originale e innovativo. Le sue creazioni, infatti, colpiscono per la presentazione, per le dimensioni e per la forma ricercata, per i sapori e la varietà dell’offerta. A Berlino, Natalia non voleva aprire un ennesimo bar, ma importare il concetto di pasticceria così come lo si intende in Italia. Piuttosto che un luogo in cui bere tea o caffè con una fetta di torta, lei propone l’idea di un luogo in cui comprare i dolci da consumare a casa. Il risultato è sorprendente. Il suo laboratorio pasticceria è uno di quei posti belli che mettono di buon umore, un posto dove è impossibile non fermarsi per assaggiare l’ultima prelibatezza sfornata o per sbirciare il gran lavoro all’interno, gli ingredienti disposti sul tavolo e i macchinari che impastano, un luogo dove si incontra gente col sorriso, dove ci si sente meno lontani da casa e dove i profumi stimolano la memoria o la fantasia.